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Magistratura Indipendente ed il referendum sulla riforma costituzionale

 giovedì, 19 maggio 2016

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Il gruppo di Magistratura Indipendente ribadisce che, in sintonia con i propri  valori di riferimento,  fermo l’indiscusso diritto di ciascun magistrato di esprimere la sua opinione  sul referendum costituzionale, offrendo, se ritiene, anche contributi scientifici al dibattito generale, non assumerà, quale associazione, alcuna posizione nel dibattito referendario in corso.
Manifesta assoluta contrarietà a prese di posizione dell’ANM su tale materia, che,peraltro, non rientra nel programma della Giunta unitaria da poco formata.
Le polemiche sorte a seguito della nota intervista, che sarebbe stata concessa dal consigliere Piergiorgio Morosini ad una giornalista del “Foglio”, rischiano, suo e nostro malgrado, di mettere in discussione il modo di interpretare il ruolo di magistrato e di involgere la imparzialità della funzione giudiziaria.
Pur dovendo distinguere tra il piano della legittimità ed il piano dell’opportunità, Magistratura Indipendente ritiene inopportuna ogni scelta di schieramento,a prescindere dal merito, da parte di gruppi associati di magistrati: è concreto il rischio, in relazione anche al significato politico-governativo assunto impropriamente dal prossimo referendum costituzionale, di determinare  possibili confusioni nell’opinione pubblica, che, a questo punto, potrebbe ritenere che la debita discrezionalità giudiziaria, sulla quale i cittadini devono poter fare affidamento, sia contaminata da una qualche declinazione politica.
Cosa diversa è esprimere personali considerazioni, anche di carattere tecnico, più che legittime, sulle scelte operate dal legislatore, secondo criteri di equilibrio, dignità e misura al fine di preservare la propria immagine di indipendenza e di imparzialità. A tal fine è necessario essere particolarmente cauti per evitare un uso improprio della particolare funzione che la Costituzione assegna alla magistratura.
Su questo tema come sul contenuto delle riforme costituzionali vi sono al nostro interno, essendo ognuno di noi soggetto intellettualmente autonomo, diversità di vedute tutte meritevoli di rispetto.
Con specifico riferimento alle dichiarazioni attribuite al Consigliere Morosini, Magistratura Indipendente ritiene che, se vere, debbano essere oggetto di un pubblico e trasparente dibattito all’interno della magistratura e dell’organo di governo autonomo.
Appare anche necessario procedere, come già fatto in passato in casi analoghi, ai doverosi accertamenti da parte degli organi competenti per verificare quanto realmente avvenuto e per compiere le necessarie valutazioni.


Magistratura Indipendente

 
 
 
 
 
 

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