ultimo aggiornamento
mercoledì, 10 aprile 2024 10:27

Adeguate azioni di prevenzione

Si intervenga subito per evitare il diffondersi dell’epidemia negli ambienti giudiziari

Con riferimento alla preoccupante recrudescenza dell’epidemia da Covid-19, Magistratura Indipendente ritiene doveroso richiamare l’attenzione del Ministro della Giustizia sulla necessità di adeguati e stringenti interventi normativi volti a garantire, negli ambienti giudiziari, misure di tutela più efficaci e soprattutto uniformi sul territorio nazionale.

Desta grande apprensione l’aumento esponenziale del numero dei contagi negli ambienti giudiziari, che sono notoriamente più esposti di altri per l’elevato numero di contatti ravvicinati di magistrati, cancellieri, avvocati, forze di polizia e utenza. La diffusione del contagio va immediatamente arginata ed efficacemente contrastata, e ciò in quanto il diffondersi dell’epidemia in ambito giudiziario, per il contesto in cui si sviluppa, determina potenzialmente gravi riflessi sulla salute pubblica e inevitabili ricadute su un servizio essenziale qual è l’amministrazione della giustizia.
Servono anzitutto prescrizioni nazionali per affrontare, con modalità omogenee in tutti i distretti giudiziari, emergenze di questo tipo.

Appare improcrastinabile, poi, l’adozione di iniziative volte a stabilizzare e a potenziare, sia nel settore civile che in quello penale, gli strumenti (come termoscanner, soluzioni igienizzanti ecc.) in grado di fronteggiare adeguatamente una situazione sempre più drammatica. Si dovrebbe altresì poter eseguire, su richiesta di magistrati e personale amministrativo, un monitoraggio delle condizioni di salute mediante l’effettuazione di tamponi molecolari.

Auspichiamo inoltre, sul piano normativo, che si proceda celermente al consolidamento e a un sensibile rafforzamento di tutte quelle prescrizioni idonee ad assicurare una riduzione delle udienze “in presenza” e una limitazione degli accessi all’interno degli uffici giudiziari.

Riteniamo che, per la gravità del momento, si imponga un’azione maggiormente risoluta, in modo da prevenire -e non più inseguire- l’inevitabile instaurazione di nuovi e incontrollabili “focolai”, pericolosi non solo per la salute dei lavoratori che operano nei palazzi di giustizia, ma anche del pubblico che vi accede e della popolazione tutta.

Roma, 24 ottobre 2020

Il Presidente Mariagrazia Arena
Il Segretario Generale Paola D’Ovidio

 
 
 
 
 
 

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