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MI Lombardia - Open day sulla giustizia a Bergamo

 mercoledì, 24 febbraio 2010

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Ieri mattina gli uffici bergamaschi (Tribunale e Procura) hanno riproposto l'open day con un successo ancora maggiore rispetto alla prima iniziativa del 26 gennaio.
In quell'occasione avevamo dovuto collocare "in lista di attesa" numerose scolaresche, accogliendo circa 450 studenti delle scuole superiori della provincia (oltre a numerosi studenti universitari e cittadini desiderosi di conoscere la nostra realtà lavorativa) ma promettendo agli esclusi un incontro a breve.
Ieri hanno partecipato 600 studenti delle scuole superiori, insieme ai docenti, che hanno potuto constatare, con interesse e curiosità, in quali condizioni lavoriamo, in un giorno nel quale erano in corso moltissime udienze, anche nelle sezioni civili (il martedì è il giorno nel quale si svolgono le udienze di prima comparizione).
Tante le domande rivolte dai visitatori, che non hanno mancato di manifestare le loro impressioni e persino di suggerire alcune soluzioni operative. Ad esempio, una studentessa liceale ha constatato che le note difficoltà della conservazione dei fascicoli (una mole enorme che le cancellerie faticano a contenere) potrebbero essere risolte con l'informatizzazione del processo civile, mostrando di vedere più lontano di alcuni politici ottusi e miopi.
Alcuni studenti della locale facoltà di giurisprudenza, a fine mattinata, hanno voluto incontrare il Presidente del Tribunale (che ha accolto nel suo ufficio anche molti studenti delle scuole superiori contribuendo alla riuscita dell'iniziativa) chiedendogli come si diventa magistrati.
Per un momento, presenziando a questo incontro, mi sono ritornate in mente le impressioni della stagione di Mani Pulite, quando i magistrati erano visti (forse a torto) come degli eroi nazionali, chiamati a far pulizia nell'Italia travolta dal malaffare.
Ho avuto l'impressione che i cittadini, anche i più giovani, se vengono in contatto con la giustizia senza il filtro dei mass media, possono comprendere i nostri problemi e rendersi conto delle cause del cattivo funzionamento degli uffici giudiziari.
Ancora una volta rivolgo un sincero ringraziamento a Vittorio Masia, presidente della sottosezione ANM di Bergamo, che ha organizzato l'incontro con la consueta passione ed attenzione, coinvolgendo i colleghi del Tribunale e della Procura ed il personale amministrativo.

Vincenzo Scibetta - Tribunale di Bergamo

 
 
 
 
 
 

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