Il procuratore capo di Bologna, Roberto Alfonso, già magistrato nazionale antimafia, contro il testo approvato dal Parlamento: «Norme manifesto che probabilmente vorranno illudere gli investitori stranieri». I pm che indagano su fatti di corruzione, infatti, con queste leggi, hanno le mani legate. Di più, hanno «l'impossibilitá di poter accertare e sanzionare questi gravissimi reati che mettono in pericolo lo stesso sistema democratico ed economico» Continua su Il Corriere di Bologna