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MI esprime solidarietà al collega Marco Nigra aggredito per il suo lavoro giudiziario

 lunedì, 25 marzo 2013

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Anche a nome di Magistratura indipendente desidero esprimere piena e sentita solidarieta' al collega Marco Nigra.

Tali episodi destano grande preoccupazione ed evidenziano ancora una volta la delicatezza del nostro lavoro. Sono certo che il collega non perdera' serenita' ma occorre grande attenzione da parte di tutti.

Sottoscrivo il comunicato dell'anm piemonte valle d'aosta.

Cosimo maria ferri segretario generale di Magistratura indipendente
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Ieri pomeriggio, mentre stava tenendo un corso di aggiornamento agli avvocati presso la Fondazione Croce, nel centro cittadino, il collega Marco Nigra (Tribunale civile di Torino – sezione esecuzioni) è sato aggredito verbalmente e minacciato da un gruppo di persone che hanno fatto irruzione nei locali, protestando per l’esecuzione degli sfratti, provocando la sospensione della lezione per diversi minuti, allontanandosi poi dopo aver imbrattato i locali.


L’episodio è tanto più grave in quanto segue a distanza di pochi giorni altro episodio analogo, quando un gruppo di persone avevano fatto irruzione nella sede degli ufficiali giudiziari, occupandone i locali per un certo lasso di tempo,  minacciando gli stessi ufficiali giudiziari, impossessandosi degli indirizzi dei medesimi, costringendoli a restare chiusi negli uffici.
 

 

 
 

 

L’IRRUZIONE DI  ALCUNE PERSONE NELLA SEDE DELLA FONDAZIONE CROCE MENTRE IL GIUDICE MARCO NIGRA SVOLGEVA LA SUA RELAZIONE IN UN CORSO DI FORMAZIONE PER AVVOCATI SUSCITA VIVA PREOCCUPAZIONE.
NON MOLTI GIORNI OR SONO UN GRUPPO DI PERSONE AVEVA OCCUPATO LA SEDE DEGLI UFFICIALI GIUDIZIARI PER PROTESTARE CONTRO L’ESECUZIONE DEGLI SFRATTI.
SI STANNO RIPETENDO VIOLENTI RITUALI, AI QUALI TUTTI I CITTADINI CHE CREDONO NELLA DEMOCRAZIA, NELLO STATO DI DIRITTO E NELLA GIURISDIZIONE, PILASTRO FONDAMENTALE DELL’UNA E DELL’ALTRO, SPERAVANO DI NON DOVER MAI PIU ASSISTERE, DOPO LE TRISTI ESPERIENZE DI UN PASSATO LONTANO.
LO SVOLGIMENTO PACIFICO DI UNA INIZIATIVA CULTURALE E’ STATO INTERROTTO DA GRIDA E INSULTI. IL GIUDICE E’ STATO MINACCIATO A CAUSA DI PROVVEDIMENTI EMESSI NELL’ESERCIZIO DELLE SUE FUNZIONI. I LOCALI SONO STATI IMBRATTATI E DANNEGGIATI.
TUTTO CIO’ NON HA NIENTE  A CHE VEDERE CON LA LEGITTIMA MANIFESTAZIONE DELLE OPINIONI E DELLE IDEE.
TUTTO CIO’, QUANDO ACCADE, IMPEDISCE IL LIBERO ESERCIZIO DEI DIRITTI SANCITI  NELLA NOSTRA COSTITUZIONE.
DI PIU’. LA STORIA DEL NOSTRO PAESE HA GIA’ PIU’ VOLTE DIMOSTRATO CHE LA VIOLENZA E L’INTIMIDAZIONE DANNEGGIANO QUANTI INTENDONO ESERCITARE QUEI DIRITTI O PROTESTARE PER CONDIZIONI DI DISAGIO SOCIALE.
MA I GIUDICI, COME E’ ACCADUTO ANCHE IN PASSATO, CONTINUERANNO A FARE IL LORO DOVERE, DANDO A CIASCUNO IL SUO SENZA LASCIARSI INTIMORIRE DAI VIOLENTI.
AL COLLEGA MARCO NIGRA VA LA AFFETTUOSA SOLIDARIETA’ DI TUTTI I MAGISTRATI DEL PIEMONTE E DELLA VALLE D’AOSTA.

 

La Giunta Sezionale ANM
               
 

 
 
 
 
 
 

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