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ELEZIONI CDC

Maria Cristina Ribera

  Elezioni cdc   Eletti 2020 
 domenica, 1 marzo 2020

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Sono Maria Cristina Ribera, nata a Napoli il 08.10.1965, nominata magistrato con DM 03.12.1991.
Ho dedicato, e dedico, gran parte della mia vita alla Magistratura, con amore ed entusiasmo.
Ritengo però, ormai, che nonostante l’impegno e lo sforzo individuale, gli obiettivi di tutela della nostra funzione non possano essere affrontati in solitaria, ma solo unendo tutti i magistrati che abbiano le medesime aspirazioni di onestà di intenti, esperienza e validità operativa e non mirino solo ad affermazioni personali e/o di potere.

Ecco, in breve, la mia vita professionale. 
Fin dall’uditorato mi sono appassionata alla funzione inquirente perché ho sempre ritenuto che questo fosse un Ufficio da ricoprire con equilibrio e dedizione, ma anche e soprattutto avendo forte la consapevolezza della cultura della “giurisdizione”.
Ho sempre svolto funzioni di sostituto procuratore, dapprima presso la Procura Circondariale di Napoli e successivamente, presso la Procura della Repubblica di Napoli.
Inzialmente mi sono occupata di diritto penale del lavoro sviluppando delicate indagini nel settore delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro e ho fatto parte del gruppo di lavoro per i reati di contraffazione di marchi e di diritto d’autore; su invito dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America ho partecipato al "The International Visitor Program".
Dalla metà degli anni ’90 mi sono impegnata al contrasto all’abusivismo edilizio e mi sono occupata di materie ambientali con la passione tecnico-investigativa che ho poi sviluppato e approfondito durante tutta la mia carriera; ho quindi trattato indagini per il delitto di traffico organizzato di rifiuti riuscendo a dimostrare processualmente la cd ecomafia.
Dal 2008 al 2018 sono stata assegnata alla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli; dopo essermi occupata dei clan operanti nell’area orientale di Napoli, mi sono dedicata alle indagini sulla criminalità organizzata che presenta un profilo più silente ed affaristico, ottenendo la condanna dei capi del clan MALLARDO e provando l’esistenza del clan FERRARA CACCIAPUOTI di Villaricca, organizzazione camorristica tra le più potenti anche sotto il profilo economico, mai censita.
Durante questo periodo ho partecipato a riunioni di coordinamento investigativo anche internazionale.
Dopo la maturazione del termine massimo (decennale) di permanenza alla DDA, sono stata assegnata, a domanda, alla sezione Esecuzione e, di ufficio, alla sezione IV “fasce deboli” e, dal 02.11.2018, alla Sezione Criminalità Economica dove ho approfondito il tema del contrabbando internazionale di carburante.
Dal 15.1.2018 sono stata individuata quale componente dell’Ufficio Studi della Procura della Repubblica di Napoli

Ho sempre avuto a cuore il tema della formazione dei giovani magistrati per cui, eletta nel 1999 al Consiglio Giudiziario, ho chiesto di far parte della relativa Commissione Uditori ed ho partecipato anche all'incontro di studi del CSM tenutosi in Roma su “La formazione dei formatori”.

Mi sono impegnata come giudice affidatario e anche come magistrato collaboratore del Consiglio Giudiziario di Napoli per gli Uditori giudiziari (per alcuni dei quali ho anche ricoperto la funzione di magistrato tutor) come anche, più di recente, quale affidatario per i MOT.
Dall’anno 2014 sono stata più volte magistrato affidatario per i giovani laureati impegnati quali stagisti presso l’Ufficio della Procura di Napoli.

Ho sistematicamente integrato la mia preparazione con la partecipazione ai corsi di aggiornamento del CSM e della SSM; nell’anno 2012 ho anche fatto da relatore ad incontri in sede centrale in materia ambientale e ad un incontro-workshop sui crimini ambientali in cui ho tenuto una relazione ai magistrati svedesi.

Ho sempre e solo lavorato, ma è giunto il momento di impegnarmi nell’ANM perché ho verificato che solo l’impegno diretto potrà effettivamente tutelare noi magistrati; solo unendo tutte le forze silenti sarà possibile far sentire – e forte – la nostra voce.

Il gruppo di Magistratura Indipendente mi ha offerto di candidarmi al Comitato Direttivo Centrale dell’ANM; ho accettato con entusiasmo perché ciò significherà contribuire a costruire un polo di magistrati, competenti e dediti al lavoro, che dimostrino che è possibile realizzare, finalmente, una gestione alternativa della nostra associazione.

Gli obiettivi urgenti che il CDC dovrebbe porsi sono tutti legati alla tutela del magistrato che lavora: individuazione dei carichi esigibili, tutela della malattia, fermo contrasto alle attuali  proposte di riforma sia civile che penale, che di fatto perseguono solo il fine di renderci semplici burocrati e che, al contempo, sviliscono il nostro ruolo: non più esponenti della funzione di un potere dello stato, ma piccoli dipendenti pubblici facili da controllare mediante statistiche e controlli di produttività.

Ho scritto queste poche righe per documentare che per me il lavoro contrassegnato dalla identità è e rimane un valore, l’unico capace di dare garanzia alla rappresentanza che vi chiedo: una fiducia fondata sulla qualità!

 
 
 
 
 
 

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