Mi hanno detto, dopo la maturità, “Se detesti le ingiustizie, devi laurearti in giurisprudenza”: e l’ho fatto.
Mi hanno detto “Se vuoi comprendere a fondo il Diritto, devi laurearti in filosofia”: e l’ho fatto.
Mi hanno detto “Se vuoi fare il Magistrato, devi saper comunicare i motivi delle decisioni”: e mi sono laureato in comunicazione.
Mi hanno detto, dopo l’ingresso in Magistratura, “Devi decidere se far parte dell’ANM e se vuoi collocarti nei gruppi ideologizzati”: e, non condividendo le ideologizzazioni in Magistratura, mi sono iscritto a Magistratura Indipendente.
Mi hanno detto “Se hai il coraggio di partecipare, da solo, alla valorizzazione del lavoro dei Magistrati, devi provare a essere eletto negli organi territoriali dell'autogoverno”: e sono stato eletto, unico di Magistratura Indipendente, al Consiglio Giudiziario di Milano.
Mi hanno detto “Il Pretore non esiste più”: e sono passato a fare il Pubblico Ministero.
Mi hanno detto “Siete una casta privilegiata”: e sono andato a fare l’Ispettore Generale, scoprendo che non eravamo casta e che le condizioni di lavoro arrivavano, in certi casi, ad essere pietose.
Mi hanno detto “Se ti rompi una gamba non ti paghiamo l’indennità giudiziaria”: ma come, non sono un lavoratore come gli altri, anzi privilegiato? E ho cominciato ad irritarmi.
Mi hanno detto “Se vuoi fare nomofilachia devi andare in Cassazione”: e ci sono andato, scoprendo che, dovendo smaltire (sì, proprio “smaltire”, come si trattasse di rifiuti) circa 500 fascicoli all’anno -con relativi provvedimenti definitori-, in stanzoni polverosi, con arredi e computer “vintage”, in udienze fiume, non potevo “nomofilachiare” se non rinunciando alla vita privata, per non perdere tempo e per non rischiare procedimenti disciplinari. E mi sono avvilito.
Mi hanno detto “Devi essere valutato almeno 7 volte durante la carriera”. E gli appartenenti alle altre Magistrature (Amministrativa e Contabile), che possono svolgere incarichi extraistituzionali, che percepiscono, dopo solo una dozzina di anni, gli stipendi che a noi vengono riconosciuti dopo 28 anni, che si sono autoregolamentati per produrre una ventina di sentenze all’anno, per loro non c’è bisogno di valutazioni di professionalità? E mi sono inquietato.
Mi hanno detto “Sarebbe giusto che anche gli avvocati partecipassero alle nostre valutazioni”. E noi alle loro, no? E mi sono stizzito.
Mi hanno detto “Gli incrementi del tuo stipendio sono automatici ma se ci sono decrementi ce li devi restituire”. Ma come? La legge parla di “incrementi” non di “decrementi” automatici. E per noi non vale la Indennità di Vacanza Contrattuale, estesa anche agli altri “non contrattualizzati” (Carriera Diplomatica e Prefettizia)? E mi sono innervosito.
Mi hanno detto “Hai troppe ferie. Te ne togliamo un terzo”. Tutti zitti. E mi sono stizzito.
Mi hanno detto “Se i processi durano tanto è colpa dei Magistrati”. Ma come? Siamo i più produttivi d’Europa, i più controllati d’Europa, i più disciplinarmente sanzionati d’Europa, con un organico ridotto all’osso (per non parlare del personale amministrativo). Adesso fissano a tavolino la durata delle fasi e chi la sfora paga. E mi sono alterato.
Adesso voglio dire qualcosa anch’io. E mi sono candidato al CDC dell’ANM per Magistratura Indipendente.
Antonio Leonardo Tanga
