Cosimo Ferri: Lite Ingroia-Grasso non fa bene alla magistratura, la lotta contro la mafia resta una priorita' ed andra' avanti grazie al lavoro di tanti magistrati
domenica, 30 dicembre 2012
I magistrati hanno diritto di candidarsi ma è ora il momento di riflettere su nuove regole per tutelare la credibilità della magistratura davanti ai cittadini
La lite Ingroia-Grasso, entrambi candidati su fronti diversi alle prossime elezioni politiche, non fa bene alla magistratura ne' all'immagine che questa ha di fronte ai cittadini italiani.
La lotta contro la mafia resta una priorita' di tutte le forze sane di questo paese e non si ferma con l'ingresso in politica di Ingroia e Grasso.
Questa lotta andra' avanti grazie al lavoro costante di tanti pubblici ministeri e giudici che lavorano in silenzio, lontano dai riflettori, compiendo ogni giorno con scrupolo la missione istituzionale per il bene del paese e della collettivita'.
Il rapporto tra politica e giustizia richiede oggi regole nuove ed una riflessione condivisa per non indebolire agli occhi dei cittadini l'idea della terzieta' dei magistrati. La magistratura deve fare sentire la propria voce.
L'ANM e' assente perche' non e' piu' rappresentativa, essendo prigioniera di una oligarchia di magistrati. Legittimo e costituzionalmente garantito per un magistrato e' il diritto di candidarsi, e' giunto pero' il momento di riflettere sulle modalita' di passaggio dalla magistratura in politica e sulla possibilita', oggetto di dibattito in questi giorni, del non ritorno.
Cosimo Maria Ferri
segretario genarale di magistratura indipendente