Magistratura Indipendente esprime ferma e permanente contrarietà alla proposta di esercizio del diritto di voto da parte degli avvocati nei Consigli giudiziari con particolare riferimento alle valutazioni di professionalità dei magistrati.
L'iniziativa produrrebbe effetti "patologici" sui processi e sulla serenità di giudizio, laddove risulta già prevista la possibilità di inoltro ai Consigli degli Ordini forensi dell’elenco dei magistrati di ogni distretto sottoposti alle periodiche valutazioni, in modo che l’Avvocatura possa prestare attenzione ad eventuali condotte di esercizio non indipendente della funzione e ai comportamenti che denotino evidente mancanza di equilibrio o di preparazione giuridica.
Gli avvocati esercitano con pari dignità il diritto di voto nelle materie organizzative, con un decisivo apporto di rilievo istituzionale.
Avvocatura e Magistratura devono unire le forze per assolvere al meglio le proprie delicate funzioni nei rispettivi ruoli e ambiti professionali.
Una riforma del genere determinerebbe un concreto pericolo di perdita di imparzialità, con ripercussioni gravissime sul funzionamento della Giustizia.
I proponenti si impegnino piuttosto nel perseguimento del vero salto di qualità: la efficacia della giurisdizione secondo regole di buon senso, priorità assoluta per i cittadini e per gli stessi operatori del settore.
Roma, 21 maggio 2021
Magistratura Indipendente
LEGGI E SCARICA IN FORMATO .PDF