Magistratura Indipendente esprime forte preoccupazione per la recente proposta normativa volta a verificare “l’idoneita' psicoattitudinale allo svolgimento delle funzioni giudiziarie” degli aspiranti magistrati.
La previsione normativa presenta plurime e gravi criticità.
La prima è l’evidente eccesso di delega, essendo la valutazione psicoattitudinale dei magistrati del tutto estranea all’oggetto della delega.
La seconda è l’indeterminatezza e la scarsa precisione della norma, priva dei necessari presupposti di scientificità. Invero, non è indicato l’oggetto di verifica; come verranno selezionati coloro i quali si dovrebbero occupare della valutazione psicoattitudinale dei magistrati; le modalità di svolgimento di tali valutazioni; le ragioni di un eventuale risultato negativo e le relative conseguenze per il candidato.
La terza è il rallentamento dei tempi di definizione delle procedure concorsuali, cosa ancor più grave e irrazionale in considerazione dell’esigenza di una rapida assunzione di nuovi magistrati al fine di ottemperare agli obiettivi del PNRR.
Vogliamo infine segnalare che nel sistema francese, il più simile al nostro nell’ambito dell’Unione europea, i test psicologici, introdotti nel 2008, sono stati eliminati nel 2017, poiché se ne è verificata l’inutilità ai fini dell’accertamento dell’equilibrio del magistrato.
Magistratura Indipendente
Ritiene che la previsione normativa abbia il chiaro significato di una contrapposizione punitiva alla Magistratura,con gravi ripercussioni sul servizio Giustizia
a danno della collettività e chiede un immediato intervento di modifica soppressiva da parte del Governo.
La Presidente, Loredana Miccichè
Il Segretario Generale, Claudio Galoppi