Interpretare non creare
Formazione nella libertà
Efficienza e qualità
Comunicazione e trasparenza
1. - La prima garanzia che il giudice deve offrire è quella del rispetto della legge, cui spetta il compito di realizzare le scelte valoriali sottese alla regolamentazione dei rapporti giuridici.
2. - Il vincolo della legge è alla base dei principi di indipendenza e terzietà del giudice e ne fonda la legittimazione in un sistema democratico. Il giudice non può pretendere di essere lui stesso fonte del diritto, anche se in nome della tutela dei diritti.
3. - Non si vuole tornare al giudice “bocca della legge” e al giudizio come “sillogismo perfetto”, né si dimentica che la posizione culturale e la stessa sensibilità umana del giudice hanno spesso un ruolo nell'esercizio della giurisdizione. Di questa dimensione valoriale e soggettiva dell'interpretazione è necessario che il giudice abbia piena consapevolezza per poterla esplicitare, controllare, vagliare criticamente e indicare nella motivazione al fine di riaffermare il valore del vincolo della legge, con piena consapevolezza dei diversi aspetti coinvolti.
4. - Questa concezione e questa pratica della giurisdizione richiedono un magistrato di elevata professionalità. La formazione è dunque uno dei più importanti elementi di garanzia dell’indipendenza dei giudici, nonché della qualità e dell’efficacia del sistema giudiziario. Ne fonda la vera legittimazione sociale.
5. - La formazione deve essere un luogo di libertà, basata sul confronto non ideologico ma libero, costruttivo e al tempo stesso rigoroso, per consentire ai magistrati la maturazione di una coscienza critica individuale.
6. - La legittimazione sociale della giurisdizione passa però anche attraverso una corretta ed efficiente organizzazione degli uffici giudiziari. Ciò garantisce una risposta di qualità alla domanda di giustizia, che sia anche tempestiva e adeguata ai bisogni della società. Occorre raccogliere la sfida dell'efficienza, farsi carico dei tempi del processo nell’interesse esclusivo dei cittadini.
7. - Condizione imprescindibile dell’efficienza è la tutela del benessere organizzativo dei magistrati: solo un ambiente sereno e positivo consente di elevare la professionalità e la qualità del lavoro, inteso non solo in termini di produttività.
8. - Un giudice professionale, attento alla corretta applicazione della legge e all’efficienza del servizio giustizia, è in grado di dialogare con la società e di mettere i cittadini in condizione di comprendere le sue decisioni.