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“L’ANM si mobiliti per contrastare riforme del processo penale inadeguate”

 venerdì, 24 gennaio 2020

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“L’ANM si mobiliti per contrastare riforme del processo penale inadeguate”


Magistratura Indipendente formula richiesta all’Associazione nazionale magistrati perché si faccia con urgenza parte attiva al fine di contrastare pretese riforme che, al di fuori dei più comuni canoni di buon senso, intendano trasferire sui magistrati compiti e responsabilità loro non spettanti.
Prendiamo atto che anche il gruppo di Area, a distanza di giorni dal comunicato diramato da Magistratura Indipendente in merito alle iniziative legislative governative di riforma incidenti sui tempi del processo penale, ha condiviso le osservazioni critiche in quel contesto da noi formulate.
Magistratura Indipendente aveva infatti evidenziato che, in materia di prescrizione, la ricerca del giusto punto di equilibrio non potesse «certamente passare attraverso riforme che impongano ai magistrati italiani, pena l’individuazione di loro responsabilità di ordine patrimoniale o professionale, termini perentori di definizione dei processi, senza che vi sia la concreta possibilità di incidere sul loro andamento nel tempo e di garantire quindi il rispetto del principio costituzionale di ragionevole durata».
«Mancando l’approntamento delle fondamentali risorse, umane […], materiali e finanziarie, che rientra nei doveri primari della Politica […]» – aggiungevamo – «la situazione esistente è insuscettibile di effettiva favorevole evoluzione».
In attesa di conoscere nel dettaglio le proposte governative, intendiamo ribadire che «la magistratura italiana rappresenta un esempio di produttività nel panorama comparato dei sistemi giudiziari europei e non accetta di diventare, in ragione di una mediazione politica che non dovrebbe mai andare disgiunta dalla ricognizione dei problemi reali, il capro espiatorio di inefficienze e malfunzionamenti che fanno torto all’abnegazione e all’impegno profusi dalla larga maggioranza dei suoi esponenti».
Rendere più veloce, con formula imperiosa e rigida indicazione di legge, la durata dei processi ed imprimere quindi brusche accelerazioni all’attività giurisdizionale a risorse (si noti) invariate, potrebbe comprensibilmente indurre il magistrato, sotto comminatoria di responsabilità civili e/o disciplinari, a lavorare in condizioni di ansia e di pressione psicologica e sarebbe operazione avventata, perché capace di trasmettere all’opinione pubblica il messaggio francamente erroneo di una giustizia che può essere esercitata senza adeguata ponderazione e serio esercizio dell’attività, anche a costo di sacrificare inaccettabilmente la qualità delle decisioni e le garanzie costituzionali dei soggetti coinvolti.
Nel sottolineare le gravi conseguenze che potrebbero scaturire da iniziative di riforma del processo penale non avvedute, auspichiamo si sviluppi, senza ulteriore indugio, una riflessione e un confronto più ampio su tali delicati temi nell’interesse dei cittadini che sono i destinatari del servizio giustizia.


Magistratura Indipendente                                                                                                                     

Il Presidente Mariagrazia Arena                                                                                                                        

  Il Segretario Paola D’Ovidio

 
 
 
 
 
 

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