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MAGISTRATURA INDIPENDENTE Salerno :iniziative culturali di MI

 lunedì, 3 gennaio 2011

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MAGISTRATURA INDIPENDENTE
Sezione di Salerno

1.All'esito dell'ultima Assemblea distrettuale, tenutasi in Salerno il
13.12.2010, la Sezione Salernitana di Magistratura Indipendente ha
deliberato di riattivare il percorso culturale delle attività convegnistiche
distrettuali.
Il Gruppo ha così organizzato per venerdì 14 gennaio 2011 ore 17.00 presso
il Palazzo di Giustizia di Salerno un convegno sul tema "carichi di lavoro e
illecito disciplinare": "L'ILLECITO DISCIPLINARE TRA ISTANZE DI ETICA
PROFESSIONALE E DOVERE DI LABORIOSITA'".
L'articolazione dell'incontro è ancora provvisoria, atteso che è nostra
intenzione richiedere, sul primo dei temi da affrontare ("carichi di lavoro
e standard medi di definizione"), il contributo delle altre componenti
associative.

2.Un particolare ringraziamento va ad Antonio D'Amato, già componente del
Servizio Ispettivo del Ministero della Giustizia e oggi Sostituto
Procuratore a Palmi, con il quale abbiamo condiviso l'idea, la elaborazione
e la organizzazione dell'incontro e al quale ci accomuna un'autentica
passione associativa.

3.Nè possiamo trascurare, per un verso, il fondamentale contributo di
Alessandro Pepe, cui spetta l'indiscutibile merito di avere per primo
valorizzato la questione dei carichi di lavoro esigibili e, per altro verso,
la grande disponibilità dei colleghi del distretto di Napoli, sempre pronti
a partecipare alle iniziative salernitane.

4.Da ultimo, cogliamo l'occasione per formulare a tutti gli auguri di buon
anno.

La segreteria distrettuale di MI - Salerno
Mario Pagano, Stefano Berni Canani, Ornella Dezio, Piero Indinnimeo, Fabio
Zunica

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MAGISTRATURA INDIPENDENTE
Sezione di Salerno

La ripresa dell'attività convegnistica con particolare attenzione ai profili
ordinamentali ed organizzativi.

1.Premessa.
All'esito dell'ultima Assemblea distrettuale, tenutasi in Salerno il
13.12.2010, il Gruppo Salernitano di Magistratura Indipendente ha deliberato
di riattivare il percorso culturale delle attività convegnistiche
distrettuali, proponendosi contestualmente di esportare l'iniziativa anche
in altri distretti.
E' nostra convinzione, infatti, che l'attività associativa vada concepita
soprattutto come laboratorio di idee e come centro di riflessione e di
stimolo per la magistratura, per le istituzioni e per la comunità.
La capacità di dialogo fuori e dentro l'associazione, il confronto con le
istituzioni, l'apertura al contesto sociale sono obiettivi che si perseguono
proprio attraverso lo strumento privilegiato delle iniziative convegnisti
che.
Appena qualche anno fa MI di Salerno ha contribuito alla celebrazione di un
convegno di ampio respiro sulla deontologia professionale, interagendo con l'avvocatura
locale e nazionale e confrontandosi apertamente su un tema che ha costituito
oggetto di riflessione nel contesto dell'ultimo Congresso Nazionale dell'ANM.
Ora Magistratura Indipendente ha maturato la convinzione che una particolare
attenzione debba essere riservata alla questione relativa ai profili
ordinamentali ed organizzativi degli uffici giudiziari.
Alla questione saranno dedicati una serie di incontri.
Il primo di essi avrà ad oggetto un tema caro a MI, quello relativo ai
carichi di lavoro, intimamente connesso con l'altro tema, pure
particolarmente sentito, dell'illecito disciplinare.

2.Carichi di lavoro e illecito disciplinare.
I "carichi di lavoro esigibili" per i magistrati sono realtà in altri paesi
europei come Spagna e Francia e sono una realtà anche per i giudici
amministrativi italiani, alla luce del disposto dell'art. 19 della l. n.
205/2000, attuata dal Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa
con provvedimento del 18 dicembre 2003.
Per i magistrati ordinari italiani, invece, l'argomento è diventato
d'attualità solo da quando Magistratura indipendente ha presentato degli
studi sul punto ed ha preteso che la questione dei carichi di lavoro
esigibili divenisse prioritaria. L'assenza di M.I. dalla G.E.C. dell'A.N.M.
è stata determinata anche dal rifiuto da parte degli altri gruppi di
riconoscere la priorità del tema dei carichi di lavoro esigibili nell'azione
associativa.
La "Commissione sui carichi di lavoro" nominata all'inizio del 2008 dalla
G.E.C. non ha praticamente prodotto alcun risultato concreto, ad eccezione
della relazione riguardante gli uffici di procura, peraltro non
pubblicizzata (e non presente nemmeno sul sito dell'A.N.M.) e che non ha
avuto alcun seguito.
Il C.S.M., dal canto suo, ha costituito la commissione incaricata di
individuare gli "standards medi di definizione dei procedimenti", in
esecuzione del disposto dell'art. 11 d. lgs. n. 160/2006.
La commissione, però, non si è occupata di carichi esigibili "ma di uno
studio finalizzato alla individuazione di proposte per la costituzione di un
sistema di valutazione della laboriosità dei magistrati come richiesto dal
nuovo ordinamento giudiziario".
Insomma, la commissione non sta individuando i carichi di lavoro "massimi"
(che sono quelli esigibili), ma solo quelli "minimi". E, oltretutto, vi è il
concreto rischio che gli standard proposti, per come determinati, non siano
sempre "conoscibili" ex ante dai magistrati in valutazione.
Cioè, l'obiettivo perseguito è solo quello di stabilire il "limite" al di
sotto del quale si presume la violazione dei doveri deontologici e
professionali! E tale "limite" può anche essere "al buio", cioè non
preventivamente conosciuto.
Si tratta di questioni che, com'è noto, sono state più volte denunziate da
Magistratura Indipendente.
Per il resto, pare evidente la stretta connessione tra il tema dei carichi
di lavoro e il profilo disciplinare. Sempre più spesso, la giustizia
disciplinare colpisce "per ritardi" magistrati laboriosi, ma con carichi di
lavoro inesegibili.
Da qui l'esigenza di un confronto, problematico e al contempo costruttivo,
su questi aspetti

3.La struttura dell'incontro
L'iniziativa si incentrerà su interventi tendenzialmente brevi (di 10/15
minuti), sì da consentire un agile svolgimento dell'incontro e un eventuale
conclusivo dibattito tra i presenti.
Sulla tematica dei carichi di lavoro, poi, saranno invitati a dare il loro
contributo anche esponenti di altri gruppi associativi.
Il comitato di segreteria si propone, infine, di portare l'iniziativa anche
in altri distretti.

MAGISTRATURA INDIPENDENTE
Sezione di Salerno

Salerno, li 14.1.2011 ore 17.30
Palazzo di Giustizia

Primo incontro sui profili ordinamentali e organizzativi

L'ILLECITO DISCIPLINARE
TRA ISTANZE DI ETICA PROFESSIONALE E DOVERE DI LABORIOSITA'

Introduzione
Alessandro Pepe
componente CSM

Carichi di lavori esigibili e standard medi di definizione dei procedimenti
Antonio Lepre
Giudice del Tribunale di Napoli (componente della commissione CSM sugli
standard di definizione ed estensore della relazione di minoranza per il
civile)

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L'illecito disciplinare da ritardo
Antonio D'Amato
Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palmi

La responsabilità paradisciplinare del magistrato
Giuseppe Marra
Magistrato addetto all'Ufficio Studi del Ministero della Giustizia

Moderatore
Mario Pagano
Segretaria Distrettuale di MI

Hanno assicurato la loro presenza
Stefano Schirò - Presidente di MI
Antonietta Fiorillo - Segretario Generale di MI
Tommaso Virga - componente CSM
Antonello Racanelli - componente CSM
Antonio Patrono - già componente CSM
Giulio Romano - già componente CSM
Cosimo Ferri - già componente CSM

Comitato organizzatore - Segreteria MI Salerno
Stefano Berni Canani
Ornella Dezio
Piero Indinnimeo
Mario Pagano
Fabio Zunica

 
 
 
 
 
 

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