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Parole e fatti

 giovedì, 11 luglio 2019

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Il gruppo di Area si fa, al cospetto dei colleghi, alfiere del cambiamento; muove da un ripudio delle mere declamazioni di principio e parla di affrontare “snodi cruciali”, esprime uno stato di allerta per le “poste altissime in gioco” intendendo procedere al salvataggio dell’autogoverno e allargare addirittura il suo orizzonte fino ad assicurare, grazie alla sua provvidenziale azione, l’autonomia stessa della magistratura.

Sostiene ancora che il fenomeno della degenerazione correntizia sarebbe nel complesso secondario a fronte del “salto di qualità” costituito dalla nota vicenda “Palamara-Ferri”, e proclama la sua superiorità etica sbilanciandosi nel dire che “non siamo tutti uguali” perché Area vanterebbe “l’orgoglio” di essere rimasta lontana da tale vicenda.
Guardando amaramente ai fatti, si scopre però che del rinnovamento si fanno interpreti, senza particolari scossoni e troppe inquietudini, coloro che hanno attraversato la vituperata era delle degenerazioni correntizie: ed è purtroppo assai vivo tra i colleghi il ricordo di alcuni dei più incresciosi episodi delle passate consiliature, sui quali non intendiamo soffermarci per senso istituzionale (siano magistrati, non i capponi di Renzo).
Sempre nell’ottica del rinnovamento si sollecitano, da un lato, delle “vocazioni” in ambito distrettuale per le prossime elezioni suppletive ma si è ben consapevoli che i candidati, a sistema elettorale invariato con collegio unico nazionale, e senza il sostegno degli apparati di corrente, saranno in grave difficoltà a competere. Dall’altro, Area propone draconiane incompatibilità tra ANM/CSM che poi vengono subito ridimensionate, deludendo le giuste aspettative di cambiamento, alle sole elezioni suppletive tutelando, tra gli attuali componenti del CDC, i suoi prossimi candidati al CSM.
Ciò che notiamo, e che purtroppo tutti registrano, è l’espressione di un atteggiamento trasformista proprio del gattopardismo: “se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”.
Ma se non ci turba l’eccesso polemico e il moralismo di maniera, ci sorprende cogliere quel riferimento, evidentemente elusivo della realtà dei fatti, alla circostanza che sarebbero altri a fare <<finta di cambiare, nei fatti coltivando logiche stantie e vecchie pratiche>>.
E’ vero l’esatto contrario.
Il gruppo di Magistratura Indipendente ha avviato, rispetto alle recenti drammatiche vicende, un percorso di sofferta autocritica, operando un radicale cambiamento e procedendo –nel segno del totale rinnovamento, unico gruppo nel panorama associativo- ad un avvicendamento integrale nelle cariche statutarie al fine di favorire il più ampio contributo di sensibilità ed esperienze professionali.
In tale contesto, il gruppo di Magistratura Indipendente ha proposto una modifica del sistema di espressione delle candidature per il CSM e l’introduzione, addirittura nel proprio statuto, del divieto per i membri del CDC di candidarsi immediatamente al CSM. Com’è agevole constatare, si tratta di iniziativa che va ben oltre il timido approccio operato con deliberazione del CDC, la quale ha circoscritto (s’è detto) l’incompatibilità alle sole elezioni suppletive.
Su questo ci saremmo attesi di essere sfidati, sul terreno delle riforme, ma purtroppo, e lo diciamo senza rassegnazione ma con l’auspicio di ricevere proposte serie, non è accaduto.
Noi crediamo di essere in grado di cambiare non perché “migliori” degli altri ma perché abbiamo elaborato, in plurimi confronti assembleari, il profondo convincimento che ciò è necessario e ormai non più differibile a salvaguardia di quei valori costituzionali di autonomia ed indipendenza che non riguardano soltanto l’ordine giudiziario, riduttivamente inteso, ma appartengono alla generalità dei soggetti e costituiscono presidio dei diritti dei cittadini.
Magistratura Indipendente ha la ferma volontà di non limitarsi a dare un segnale meramente “simbolico” di cambiamento, cioè una scatola vuota che illude lo sprovveduto spettatore – qual è a nostro convinto parere il deliberato dell’ANM sulla presentazione delle candidature per le sole elezioni suppletive del CSM - ma di lavorare tenacemente per un cambiamento sostanziale, tenendo la barra dritta sui valori costituzionali.
Per quanto ci riguarda, accettiamo le critiche ma pensiamo che, paradossalmente, viste le reazioni (e gli esiti) a quanto accaduto, oggi più che mai ci sia bisogno di una voce forte e autorevole di M.I..  Una voce che sappia sostenere l’idea di indipendenza, che sappia dare risposte pacate e lucide, che non sia condizionata da spinte ideologiche e che si faccia espressione di scelte morali e non moralistiche. Una voce nella quale non si percepisca un timbro di ipocrisia e che non sia strumentale a una “gestione” di un presunto potere.
Una voce che parli a nome dei moltissimi magistrati italiani che silenziosamente e operosamente portano avanti, tra mille difficoltà e crescenti incomprensioni, il loro lavoro. Magistrati che esprimono la loro professionalità come un servizio per la collettività e non necessariamente come una missione salvifica. Che chiedono rispetto e garanzie non per sé, ma per potere fornire ai cittadini il miglior “prodotto” giustizia possibile. 
Il processo di rinnovamento è per noi profondamente iniziato nell’interesse di quei magistrati onesti, preparati e laboriosi – e sono tanti, la quasi totalità, impegnati associativamente e non - i quali, si noti, non sono patrimonio esclusivo del singolo gruppo ma dell’intera magistratura italiana, ed amministrano la giustizia, non dimentichiamolo, in nome del popolo in forza di un mandato costituzionale che implica una peculiare e somma responsabilità.


                                                                                                                Magistratura Indipendente
                                                                                                              Il Presidente Maria Grazia Arena
                                                                                                                   Il Segretario Paola D’Ovidio

 
 
 
 
 
 

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