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IN ANM  

Report dal CDC: riunione di insediamento del 7/8 novembre 2020

  In anm 
 lunedì, 9 novembre 2020

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Ritenevamo che l’esperienza del comitato direttivo uscente, e della giunta che ne aveva assunto la guida, avesse deluso le aspettative dei colleghi; che l’azione associativa della presidenza Poniz si fosse indirizzata sulla questione morale, ma con approccio parziale e non obiettivo, impegnandosi nell’esercizio sterile della graduazione delle colpe e trascurando di considerare, nella sua evidenza, la trasversalità delle condotte poste in essere da appartenenti a tutti i gruppi associativi, come era emerso dalle captazioni del caso Palamara.

Lamentavamo che non vi fosse stata, dalla primavera del 2019 in poi, alcuna iniziativa concreta per incidere realmente sulle ragioni della deriva correntizia e che l’anelito di riforma si fosse spento sul nascere perché condensato, in fase pre-elettorale, nella sola delibera d’esclusione di Luca Palamara.

Per questo, credendo di interpretare il diffuso sentimento dei colleghi, abbiamo chiesto in seno al CDC una rifondazione dell’ANM, con l’intento di conferirle, su nuove basi, una rappresentanza che, concentrandosi su un programma inclusivo espressione di tutte le anime dell’associativismo giudiziario, potesse esprimere, anche esteriormente, la linea del rinnovamento con interventi mirati e concreti.

Abbiamo proposto, dunque, di affrontare subito, con coraggio e determinazione, i due nervi aperti del “correntismo”: T.U. dirigenza e sistema elettorale del CSM. E di interloquire sul piano istituzionale con impegno collettivo e unitario sull’emergenza Covid-19, senza trascurare i temi sindacali di grande interesse per i colleghi. Primo fra tutti quello dei “carichi esigibili” sul quale intendiamo chiedere al CSM l’applicazione immediata, sia pure a livello sperimentale, degli esiti del gruppo di lavoro istituito dalla IV commissione consiliare, che ha completato da tempo, per il settore civile, la sua attività raggiungendo risultati di immediata fruizione per i colleghi.

Un deciso cambio di passo, insomma, con nuovi soggetti al governo dell’ANM nazionale che possano farsi interpreti credibili del cambiamento.

Non abbiamo mai fatto questione di persone, ma presentato idee (forti) e contenuti (chiari), e proposto di individuare tra i componenti eletti al CDC i colleghi che possano rappresentare il costruttivo percorso di rinnovamento che intendiamo intraprendere, convinti che solo così si possa dar vita ad una ANM nuova e autorevole.

Il dibattito è stato animato, ma non si è raggiunta l’intesa auspicata, non oggi almeno. Di qui la decisione di un rinvio di due settimane (la riunione del comitato direttivo è stata infatti aggiornata, in prosieguo, al 21 novembre 2020 ore 10.00) per raggiungere un accordo politico alto che ci consenta di perseguire gli obiettivi in cui crediamo.

Roma, 8 novembre 2020

I componenti del CDC per Magistratura Indipendente e Movimento per la Costituzione 

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